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Il nutrizionista deve fornire una vera e propria educazione alimentare.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità e la FAO hanno dato una precisa definizione di educazione alimentare: “processo informativo ed educativo per mezzo del quale si persegue il generale miglioramento dello stato di nutrizione degli individui, attraverso la promozione di adeguate abitudini alimentari, l’eliminazione dei comportamenti alimentari scorretti, l’utilizzazione di manipolazioni più igieniche degli alimenti ed un efficiente utilizzo delle risorse alimentari”. 

 

L’obiettivo principale del nutrizionista e dunque della sua elaborazione di profili nutrizionali non è quella di assecondare il desiderio di dimagramento ottenuto ad ogni costo, seguendo tappe forzate, in maniera squilibrata e con gravi rischi per la salute, ma è quello di educare la persona alla conoscenza dell’importanza degli alimenti, degli effetti deleteri che quantità eccessive o ridotte di questi possono avere nonché dell’importanza di avere uno stile di vita attivo. Solo attraverso la consapevolezza di ciò, l’elaborazione di un piano alimentare può raggiungere i risultati desiderati e mantenere i risultati a lungo termine. Per tale ragione, utilizzo un approccio non solo dietetico, ma anche educativo finalizzato all’acquisizione da parte della persona di regole comportamentali che vadano oltre la sola dieta, in modo da condurla ad un graduale miglioramento dello stile di vita e ad una maggiore cultura del benessere. 

 

 

 

                                       La consulenza nutrizionale è così organizzata:

Colloquio e raccolta dati generici: è la fase iniziale della prima visita, in cui parlo con il paziente per comprendere i motivi che l'hanno spinto a chiedere un aiuto al nutrizionista. Durante il colloquio avviene una prima raccolta di dati utili alla stesura del piano nutrizionale, riguardanti la situazione di vita generale del paziente e per mettere in evidenza eventuali patologie accertate e predisposizioni famigliari.

 

 

Anamnesi alimentare: indagine che permette di conoscere le abitudini alimentari del paziente sia attuali che passate, eventuali terapie nutrizionali pregresse, gusti e comportamenti alimentari in genere. Informazioni necessarie per comprendere se il paziente ha o meno una buona educazione alimentare.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Valutazione antropometrica: consiste nella misurazione strumentale del peso, altezza, circonferenze corporee.

 

 

Valutazione plicometrica: è un metodo che consente la misurazione del grasso corporeo e le sue variazioni nel tempo tramite la rilevazione dello spessore di alcune pliche cutanee, mediante uno strumento chiamato plicometro.

 

 

Impedenziometria: si effettua tramite l'applicazione di 4 elettrodi adesivi sulla pelle della mano e del piede. È un metodo non invasivo basato sul principio della diversa conduzione dei tessuti al passaggio di una debolissima ed inavvertita corrente elettrica alternata in relazione al loro contenuto di acqua ed elettroliti, maggiore nella massa magra e minore nel tessuto adiposo. Questo fornisce una misura della resistività corporea, che a sua volta può essere tradotta in termini percentuali di massa magra e massa grassa.

 

Sia la misurazione antropometrica che quella plicometricaimpedenziometrica sono necessarie per stimare lo stato di nutrizione della persona in quanto correlate con il grasso corporeo totale, legato al rischio di diverse patologie, al fine di poter stendere un piano dietetico ottimale per ogni paziente. 

Discussione sugli obiettivi da raggiungere e sulla modalità di raggiungimento degli stessi: discussione con il paziente sugli obiettivi da raggiungere. In questa fase è necessario arrivare a definire degli obiettivi comuni, che siano soddisfacenti per il paziente e per il nutrizionista. Ecco perché è fondamentale instaurare da subito col proprio nutrizionista un rapporto umano basato su reciproca stima e fiducia.

 

 

Stesura del piano alimentare: sulla base di tutti i dati ricavati dalla consulenza, compilerò il piano alimentare che verrà consegnato dopo alcuni giorni dalla consulenza nutrizionale.

 

 

Controlli: viene effettuato un primo controllo a distanza di due settimane o un mese a seconda dei singoli casi. Successivamente i controlli verranno effettuati a distanza di un mese o più sempre a seconda dei casi.

 

 

Contatti: sono disponibile per ogni chiarimento di eventuali dubbi, domande o revisioni tramite e-mail o telefono.

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